grease (brillantina) (1978)

Chi non lo conosce peste lo colga. vabbè, non è più tempo di peste, ma facciamo almeno un raffreddore. Ed è subito da dire che di 'sto film esistono saggi su saggi, ed è ampiamente studiato nei libri di storia del cinema. Chiaramente non per virtuosismi tecnici, ma per pure questioni sociologiche; fine anni '70, con da una parte la rabbia per il vietnam, e dall'altra parte la voglia di rinnovare la società dei consumi. "grease" è il perfetto figlio legittimo dell'epoca, praticamente il film che ha reso popolare il musical, in un irripetibile momento in cui tutta la gente poteva scegliere la visione di tale film senza sentirsi eccessivamente depravata.
Il film, incredibile se pensiamo agli stanchi prodotti di oggi (lo so, io ho visto più di 5000 musical) ha una trama che è uno spasso; in questo senso il dialogo di Sandy con il viril Danny Travolta (!) fa schiattare dalle risate. Travolta non a caso, dato che tutta la pellicola è pervasa da una forte ironia nei confonti della psicoanalisi, soprattutto nell'incipit, in cui si cita Freud.
Ho detto che nel film non ci sono virtuosismi; ed è vero, se escludiamo i virtuosismi orali di Olivia Newton ,una voce incredibile. Tra l'altro la tecnica del "hairway to steven", cioè fissare la brillantina fino all'esofago arriva direttamente dai college americani, motivo in più per ringraziare i nostri cugini yankee.
Imparate,ragazzi, imparate.